I problemi che si sarebbero presentati a seguito della pandemia, con annesse difficoltà di riadattamento dopo gli oppressivi lockdown, erano stati a ben ragione previsti. Così come era stato previsto l’insorgere di numerosi disturbi psicologici, fra cui un dilagare di sindromi ansioso-depressive. La realtà delle cose ha confermato queste previsioni. Un recente studio di esperti dell’Ue, infatti, ha evidenziato che in circa il 65% degli italiani la pandemia ha causato seri disturbi psichici. Dunque, nei prossimi mesi, in cui ci troveremo a vivere una nuova fase di riapertura graduale, una sorta di normalità ancora condizionata dalle mascherine, dalla distanza da rispettare ed altre misure di contenimento, saranno numerosi i disturbi che si manifesteranno.
Nei soggetti ipersensibili alla paura del contagio, per esempio, è facile che si manifestino ancora difficoltà ad uscire di casa per atteggiamenti di eccessiva prevenzione verso il contatto con il prossimo, cui si possono associare debolezza, insonnia e disturbi psicosomatici come cefalea, tachicardia, disfunzioni intestinali, difficoltà digestive e dimagramento. Lo dimostrano i numerosi soggetti che abbiamo avuto in cura al Centro di Psicoterapia Cepter (www.ceptermessina.it), i quali hanno avuto bisogno di un trattamento adeguato per risolvere questo tipo di problemi psicologici. Applicazioni di terapia da cui si possono avere effetti in tempi più abbreviati per l’uso di tecniche di rilassamento appropriate, che rendono più efficace la “psicoterapia integrata” che utilizziamo.
Anastasio Majolino